Mio nonno Celsio ASCENZI, che fondo lo Stabilimento Bacologico, non era nato a Colli del Tronto, perchè la sua famiglia era originaria delle montagne dell'Ascolano ove, ben radicata da alcuni secoli, godeva di beni cospicui e di potere.
Fu durante le campagne per il Risorgimento d' Italia che l'abate prebendato Giuseppe ASCENZI, fratello del nonno di mio nonno, scelse la via della fedeltà al suo Sovrano, l'allora pontefice Pio IX, e combatté dalla parte che oggi si direbbe "quella sbagliata".
Inoltre l'abate Giuseppe aveva rapporti di parentela con il maggiore Giovanni PICCIONI, capo militare del legittimissimo nell' Ascolano, e di questi era il più diretto collaboratore, nella qualità di responsabile per la riva sinistra del Tronto. Ma lealtà ed onore non hanno mai salvaguardato nessuno "sconfitto".
ll baco da seta, detto anche filugello o Bombice del gelso (Bombyx mori L.) è un insetto dell'ordine dei Lepidotteri. Gran parte degli studiosi attribuiscono all'imperatrice cinese Si Ling-chi (2697 a.c) la scoperta e l'addomesticamento del baco da seta.
A partire dal 1870 si sviluppò in Italia l'industria del seme-bachi. Essa nacque soprattutto in conseguenza di una tragica epidemia di pebrina (atrofia parassitaria o mal delle petecchie, una malattia del baco che rendeva sterili le farfalle) sviluppatosi tra il 1855 e il 1875, prima in Francia e poi negli altri paesi europei e che si rivelò un vero flagello per la bachicoltura.
Per la produzione del seme-bachi, le ditte specializzate operavano nel seguente modo.
La prima fase consisteva nella raccolta e nella scelta dei bozzoli destinati destinati alla Riproduzione.
Dovevano infatti procurarsi bozzoli delle diverse razze ed acquistare razze esotiche per operare di continuo nuovi incroci, da far diminuire il rischio di malattie epidemiche.
Dal "Prospetto dei bozzoli da seta nei Comuni del Distretto di Ascoli, Dipartimento del Tronto" nel Comune di Colli, per l'anno 1810 e per l'anno 1811 furono prodotti rispettivamente 200 e 190 libbre nuove di bozzoli.